Sono trascorsi poco più di due anni dall’inizio della nostra avventura. Un’avventura di nome ARS. Eravamo tutti cosi legati al nostro piccolo Matisse, che ha racchiuso tanti ricordi di vita e di lavoro, due cose che spesso si confondono, e non riuscivamo lasciarlo andare. Quando abbiamo iniziato a parlare di questo progetto eravamo ancora ignari della strada giusta da percorrere. Da un lato c’era il timore della novità, non avere ancora abbastanza strumenti per affrontare un passo importante; dall’altro lato però, c’era la voglia di crescere e la passione, che ci ha sempre spinti a fare di più. Eravamo sicuri che “unendo tutte le forze”, questa era la frase che in quel periodo ripetevamo più spesso, avremmo fatto la cosa giusta.

Tutti seduti intorno al tavolo di casa nostra ed io, con la piccola Ludovica che scalciava, cercavo di buttare giù un testo da inserire nel sito del nostro nuovo locale, volevamo farci conoscere, volevamo trasmettere agli altri il nostro stesso entusiasmo, far capire che non sarebbe stato il solito locale, ma un luogo dove sentirsi a casa. Le emozioni che abbiamo provato il giorno dell’inaugurazione sono difficili da spiegare, ma la nostra fortuna è viaggiare sempre sulla stessa lunghezza d’onda e quel giorno l’abbiamo avvertito più che mai. Qualcuno ha scritto:

“Non c’è niente che ti rende più folle del vivere in una famiglia. O più felice. O più esasperato. O più….sicuro.”

ed è proprio quella sicurezza che ci ha spinto a buttarci in questo nuovo viaggio.

La cosa meno semplice, forse la più importante, è stata la scelta del nome. “E ora come lo chiamiamo?” – ci chiedevamo sempre intorno a quel tavolo. Perché un progetto che ti appassiona è come un bambino, lo ami già da prima che venga alla luce e si sa che il nome di un bambino si sceglie con cura ma alla fine è stato un’evoluzione naturale: si chiamerà “ARS”.

  • Perché faremo in modo che avrà uno stretto legame col mondo dell’arte; siamo a Pisa e non possiamo ignorare che persino Giacomo Leopardi ne ha celebrato la bellezza.
  • Perché strizzerà l’occhio e “abbraccerà” il nostro vecchio Matisse, da dove siamo partiti.

Ars, e poi? Ars cafè? No!! Ars cafè & Bistrot? Si, ce l’abbiamo             fatta!! Abbiamo deciso di aggiungere “Bistrot”, un termine strettamente legato alla cultura parigina, che fa riferimento ad un luogo in cui bere, degustare del buon cibo ma anche un luogo d’incontro dove discutere di arte e cultura. Proprio quello che piace a noi!

Ars Cafè & Bistrot, Corso Italia 122. Suona bene!

A distanza di poco più di due anni abbiamo pensato ad una nuova avventura: questo blog! Qui parleremo di noi, del nostro percorso, delle nostre collaborazioni, dei nostri progetti. Ma non solo, anche dei vostri progetti. Ecco, se avete delle belle idea da proporci, fatevi avanti! Scriveteci, usate questo blog come se fosse il nostro bistrot virtuale in cui discutere delle nostre idee e in cui realizzarle! Ma dopo incontriamoci nel Bistrot reale, in Corso Italia 122!

Allora, siete pronti a partire con noi per questa nuova avventura?

Annalisa

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